Sono una brutta persona?

Goodmorning Runlovers #162

ANDREA CORRADIN JUL 23
In un momento storico in cui si da molto spazio al benessere mentale degli atleti, al fallimento, alle social run, Nike ricorda al mondo che non c’è nulla di sbagliato nel voler vincere. Con l’ultima campagna di comunicazione “Winning Isn’t for everyone”, lanciata in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi, ha voluto sfidare uno dei capisaldi del Barone De Coubertin, l’ideatore delle Olimpiadi: l’importante è partecipare.

«Sono una brutta persona se voglio vincere?». Nello spot se lo chiedono tutti i maggiori atleti del mondo Nike. Da Giannis Antetokounmpo a LeBron James, da Serena Williams a Sha’Carri Richardson, da Cristiano Ronaldo a Eliud Kipchoge. Senza dimenticare Bebe Vio e il mitico Kobe Bryant, con la sua Mamba Mentality come preziosa eredità. Persone di estrazione sociale diversa, con storie e percorsi diversi, accomunate da alcune caratteristiche comuni: determinazione, motivazione, sacrificio, passione. Nelle parole di Nicole GrahamChief Marketing Officer di Nikequesta campagna ha voluto celebrare gli atleti, raccontando cosa serve per essere i migliori. Parlando alle nuove generazioni. Dicendo loro che chiunque può essere un vincitore, se è disposto a fare ciò che serve per diventarlo.

«Perché se non vuoi vincere, congratulazioni. Hai già perso.»

alla prossima, Andrea

Questa è Goodmorning Runlovers, e io sono Andrea Corradin. Progetto a cura di Runlovers, la più grande community italiana sul running.

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