Vicino alla sede, in via Fara, c’era la Mensa Aziendale : le mense aziendali si svilupparono parallelamente allo sviluppo industriale nonostante i prodromi si siano presentati già nel 1700, si può far risalire la prima mensa a New Lanark, un villaggio operaio inglese fondato nel 1780 . La nostra mensa di via Fara qualcosa di medievale l’aveva: era un luogo piuttosto oscuro: un seminterrato al quale si accedeva scendendo una scala disadorna e poco invitante tanto che quando, con il vassoio in mano, ti trovavi in fila a valutare l’offerta gastronomica a me veniva da pensare a quel personaggio di Herman Melville, Bartleby, quello che si presenta in ufficio come una figura “pallidamente linda, penosamente decorosa, irrimediabilmente squallida!”. Quello che a qualsiasi domanda risponde nello stesso modo :
“I would prefer not to”.
Fu così che la preferenza mia e di molti colleghi si rivolse dalla mensa alla trattoria “Da Raimondo e Giovanni” in via Fara 9. Il locale era improntato a un’esagerata sobrietà ma un’attrazione c’era e ti spingeva ad avventarti sul Menu che leggevamo a testa bassa meditando su ogni parola alla ricerca di preziosi neologismi e definizioni che in alcuni casi si sono rivelate gli antesignani del linguaggio suggerito da alcuni politici nostrani : vedi la “Faraona Arrosta”: Che nostalgia , soprattutto delle risate che si facevano lì, ma sarà ancora aperto? Se lo fosse suggerirei di organizzare lì un meeting di Amici della Sirti.
Chiara


Carissima Chiara, sono pregevoli ricordi per chi ha avuto la “fortuna” di viverli. Il sottoscritto ha “goduto” solo della mensa aziendale sotto l’Hotel Royal. Non so fino a che anno vi è stato il “trasporto” giornaliero fino a via Vida, nè mi ricordo di aver mai mangiato da Giovanni.
Comunque, pur non avendo vissuto quei momenti, mi rincresce vedere come sta esaurendosi la vita di una Splendida Società.