Ognuno ha le proprie priorità

Sono le nostre scelte a determinare chi siamo.


Negli anni ’60 Diane di Prima era una giovane poetessa della Beat Generation. Il movimento giovanile anticonformista nato nell’underground newyorkese. Nelle sue memorie racconta di come a una delle leggendarie feste di cui il noto scrittore Jack Kerouac era il protagonista, lei si alzò per uscire e tornare a casa prima degli altri. La babysitter la stava aspettando a casa, tenendole i figli. Tutti gli altri scrittori presenti nella stanza la criticarono. Kerouac non rimase in silenzio e con disprezzo le disse:

«Se non ti dimentichi della tua babysitter, non diventerai mai una scrittrice.»

Sottolineando come dovesse scegliere le priorità artistiche. Lei invece era convinta del contrario: non sarebbe mai diventata una scrittrice se fosse rimasta alla festa. Sia per scrivere che per tornare a casa presto, sosteneva, era necessaria la stessa disciplina. Era dell’idea che trascurare una parte importante della propria vita per un’altra non fosse la soluzione vincente. Madre di 5 figli, non ha lasciato che nessun giudizio influenzasse le sue decisioni ed è diventata una delle scrittrici più note di quell’epoca. Questo aneddoto raccontato su DailyDad mi ha fatto riflettere su come le rinunce quotidiane, a cui ognuno si trova di fronte, possano essere viste come qualcosa di davvero prezioso.

Come ricorda sempre Eliud Kipchoge, che in questa sua bellissima intervista, ha indicato i 3 fattori che secondo lui possono portare le persone a raggiungere l’autodisciplina:

💊 Fissare le priorità corrette

💊 Evitare di lamentarsi

💊 Una dose giornaliera di vitamina N (non cercate su Google e non, non si trova nei legumi, ma secondo Eliud la si trova in tutti i “no” che ogni giorno dobbiamo imparare a dire)

alla prossima, Andrea…Questa è Goodmorning Runlovers, e io sono Andrea Corradin. Progetto a cura di Runlovers, la più grande community italiana sul running.

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