Il coraggio di ricordare (anche) i giorni da dimenticare

Goodmorning Runlovers #159

Andrea Corradin Jul 18

Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore
Non è mica da questi particolari
Che si giudica un giocatore
Un giocatore lo vedi dal coraggio
Dall’altruismo e dalla fantasia…

Così recita la canzone di Francesco De Gregori “La Leva Calcistica del ’68”.

Ascoltandola mi viene sempre in mente Roberto Baggio.

Ieri ricorrevano i trent’anni da quel maledetto rigore di USA ‘94.

Quello contro il Brasile, tirato alto sopra la traversa.

Con quella sconfitta, finisce in anticipo l’estate per tutti gli italiani.

Baggio ha raccontato di averlo sognato per anni quel rigore.

E nel sogno, la palla entrava.

L’Italia diventava campione.

Una grande amarezza. Sicuramente un trauma per lui che, nonostante quell’errore, è uno degli sportivi italiani più amanti.

Perché come canta De Gregori, non è da quei particolari che si giudica un giocatore.

E Baggio è sempre stato un campione dentro e soprattutto fuori dal campo.

Ieri, sul suo profilo Instagram, ha deciso di celebrare cosi l’anniversario da quell’errore.

Citando il maestro buddista Daisaku Ikeda.

«La vita non è sempre facile. Se lo fosse non cresceremmo né progrediremmo come esseri umani. Se riusciamo in qualcosa siamo spesso invidiati; se manchiamo uno scopo siamo ridicolizzati e attaccati. Purtroppo le persone sono così. Dolore e sofferenze inattese possono ritrovarsi sul cammino di ognuno. Ma è proprio nel momento in cui incontrate queste prove che non vi dovete far sconfiggere. Non mollate mai. Non retrocedete mai.»

alla prossima,

Andrea

Questa è Goodmorning Runlovers, e io sono Andrea Corradin.

Progetto a cura di Runlovers, la più grande community italiana sul running.

Lascia un commento

Torna in alto