Bentrovate e bentrovati, torniamo a farci compagnia ogni mattina.
Dopo tre settimane senza scrivere, sono un attimo arrugginito. Abbiate pazienza, devo riprendere il ritmo.
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Una delle corse più emozionanti di questo inizio 2025 è stata probabilmente quella dell’aeroporto di Ciampino. L’allungo della giornalista e reporter Cecilia Sala verso le braccia del proprio fidanzato.
Nei giorni scorsi, in una puntata del suo podcast, Cecilia ha raccontato i 21 giorni di carcerazione in Iran.
Una cosa, in particolare, mi è rimasta impressa:
«La prima cosa che mi sono ripromessa in quella cella è che non avrei mai più passato una giornata intera in una stanza al computer, che non ci sarebbe stata più una giornata della mia vita in cui non sarei stata all’aria aperta almeno per un po’.»
Capita di dimenticare la fortuna, l’importanza, la bellezza di stare all’aria aperta.
Nel mio piccolo l’ho pensato respirando l’aria gelida di montagna, dopo una breve corsa in una giornata di sole.
Quanti problemi sembrano farsi più piccoli quando si è immersi nella natura?
Lo racconta bene Michele Graglia nel libro “Ultra”, scritto con l’amico Folco Terzani.
Per chi non conoscesse la sua storia (raccontata in questa newsletter), Michele al culmine di una crisi personale ha abbandonato una vita “apparentemente perfetta” da fotomodello negli Stati Uniti, per dedicarsi alla corsa su lunghe distanze.
Correndo nei luoghi più remoti del mondo, dal Circolo Polare Artico alla Death Valley. Vincendo alcune delle gare più dure.
Ma soprattutto ritrovando sé stesso, e una felicità autentica, nella fatica. In mezzo alla natura più selvaggia.

«Salire sulle montagne ci fa capire quanto siamo piccoli, e questo ci fa apprezzare il mondo ancora di più. Ci diamo troppa importanza, e allo stesso tempo abbiamo troppa paura di quello che c’è al di fuori di noi. [..] La nostra società in questo momento chiaramente è in difficoltà. Si capisce che il mondo soffre e noi stiamo soffrendo del nostro stile di vita. Sentiamo il bisogno di riavvicinarci alla natura. Infatti è per questo motivo che così tante persone si stanno interessando alla corsa. Il trail running, l’ultrarunning, l’ultratrail stanno esplodendo. Prima nessuno li conosceva. Questa crescita nasce dal bisogno sempre più diffuso di uscire dalla gabbia.»
alla prossima,
Andrea. Questa è Goodmorning Runlovers, e io sono Andrea Corradin.