Era un piccolo negozio newyorkese

Goodmorning Runlovers #174

Andrea Corradin Aug 08, 2024

Nel 1994 a New York, il 31enne James Jebbia decide di aprire un negozio. Situato nel quartiere alla moda di Soho, è uno store molto particolare a partire dal layout. Al centro prevede un grande spazio vuoto, una sorta di pista, utilizzabile con gli skateboard. Ai lati invece viene esposto l’abbigliamento in vendita. I commessi che ci lavorano sono tutti skater. In poco tempo, grazie al passaparola, diventa il ritrovo preferito della comunità skater newyorkese

Nel negozio non viene venduta una linea di abbigliamento in particolare. L’assortimento va dalle felpe alle t-shirt, fino ad accessori e gadget di ogni tipo legati al mondo skateboard. Prodotti spesso in edizione limitata, che diventano presto di tendenza. Riconoscibili da un logo semplice: un box rosso con all’interno la scritta bianca “Supreme”, ispirata alle opere dell’artista Barbara Kruger. Come dicevamo, i capi iniziano ad andare sold out in poche ore. La gente fa la coda per assicurarseli. James nota che questo aumenta l’attesa spasmodica di nuovi prodotti. E punto tutto su questa “strategia dell’hype”. Nascono i cosiddetti drop: nuovi capi che vengono lanciati nel negozio, e poi online, ogni settimana il giovedì alle 11:00 ora americana. Il marchio inizia a volare fuori confine. Partono le prime collaborazioni con i colossi: da Luis Vuitton a North Face, da Vans a Stone Island. Nel 2004 Supreme apre il secondo store a Los Angeles. Seguito da quelli a Parigi, Londra, Tokyo. Nel 2020 finisce nel portfolio di VF Corporation (multinazionale proprietaria di The North Face) che acquisisce il marchio per 2.1 miliardi di dollari. Ma Supreme inizia a perdere interesse tra i più giovani. Nel 2024 il marchio viene acquistato a un prezzo molto inferiore da EssilorLuxottica che punta a rilanciarlo. Vedremo quale sarà il futuro di quel piccolo negozio newyorkese fondato da James Jebbia.

«Stavamo realizzando abiti per gli skaters di New York, che sono persone esigenti e di buon gusto. Possono sembrare trasandati al mondo esterno, ma sono molto attenti al modo in cui si vestono.»

alla prossima, Andrea . Questa è Goodmorning Runlovers, e io sono Andrea Corradin. Progetto a cura di Runlovers, la più grande community italiana sul running.

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