Scartabellando nell’archivio storico di casa Armento ho trovato questo biglietto di congratulazioni . All’epoca ovviamente da giovane ing la cosa mi inorgoglì e mi fece grande piacere , oggi con gli occhi disicantati del vecchio riscontro la contrapposizione tra gli uomini della S.I.R.T.I. e quelli venuti dopo come il sottoscritto assunto assieme all’ing Montagna , che lascio nel 76 la Sirti per andare in Pirelli , per essere inserito nella attività delle reti urbane , un comparto mal digerito dalla dirigenza storica . Non a caso anche a livello contrattualistico gli uomini delle reti erano metalmeccanici a differenza della parte nobile ( Centrali – Trasmissione- P.R e cavi interurbani Energia ) che aveva un contratto aziendale molto più favorevole. La Differenza si vede nel posizionamento dei destinatari del messaggio fatta non in ordine alfabetico ma per appartenenza:
Al primo posto il compianto Marcello Santoni del cerchio magico della S.I.R.T.I. storica
al secondo posto G Armento appartenente alle Reti di Distribuzione ( l’ultimo comparto arrivato nel 1968) e per giunta Bergonziano

Commento estetico, da Amarcord: che bella, quasi poetica, la calligrafia e soprattutto la firma dell’ ing. Canonico !!!
Non riesco a capire, eppure non sono del tutto rimbambito, come il non aver messo in ordine alfabetico i destinatari di un biglietto di congratulazioni possa aver innescato così fantomatiche supposizioni di ostracismo da parte mia nei confronti del settore delle attività di reti di distribuzione della S.I.R.T.I.
Non mi riconosco nella dirigenza storica che ha mal digerito il comparto delle reti di distribuzione e non capisco cosa vuol dire essere Bergonziano (!!)
Chi mi conosce sa che non è nel mio stile classificare le persone sulla base del tipo di lavoro che svolgono, ma su come svolgono il lavoro loro assegnato e quindi non c’è contrapposizione tra gli uomini della Sirti che svolgono tipi di lavoro diversi, ma sono tutti ugualmente meritevoli di stima, dal manovale al dirigente, chi svolge la propria mansione con dedizione, professionalità e per trasmettere il buon nome della Società.
Mi si permetta di suggerire che per non arrecare offesa a chi, come me, in 47 anni di attività ha apprezzato tutti quelli che hanno lavorato con dedizione per far grande la Sirti, senza distinzione di appartenenza, di titolo di studio e di categoria sarebbe meglio non aprire più il baule dei ricordi, in particolare se sono cattivi ricordi.
Un caro saluto a chi leggera’ questo mio commento
Francesco Canonico
Carissimo Ing , i ricordi ci accompagnano e fanno parte della ns vita, credimi in azienda sono stato protagonista di episodi in cui mi hanno fatto sentire la differenza, cosi come qualche sgambetto l’ho ricevuto per essere stato un collaboratore diretto di Bergonzi , non è questa la sede per rappresentarli ma un giorno a voce di esempi potrei farne diversi. Chi ricorda il periodo e Zannerini ad esempio è stato testimone potrebbe attestare , per correttezza , che il compianto Marcello si era occupato marginalmente di Yanbu , non fu presente al negoziato come da foto ricordo ….da qui nasce il mio commento
Non riesco a capire, eppure non sono del tutto rimbambito, come il non aver messo in ordine alfabetico i destinatari di un biglietto di congratulazioni possa aver innescato così fantomatiche supposizioni di ostracismo da parte mia nei confronti del settore delle attività di reti di distribuzione della S.I.R.T.I.
Non mi riconosco nella dirigenza storica che ha mal digerito il comparto delle reti di distribuzione e non capisco cosa vuol dire essere Bergonziano (!!)
Chi mi conosce sa che non è nel mio stile classificare le persone sulla base del tipo di lavoro che svolgono, ma su come svolgono il lavoro loro assegnato e quindi non c’è contrapposizione tra gli uomini della Sirti che svolgono tipi di lavoro diversi, ma sono tutti ugualmente meritevoli di stima, dal manovale al dirigente, chi svolge la propria mansione con dedizione, professionalità e per trasmettere il buon nome della Società.
Mi si permetta di suggerire che per non arrecare offesa a chi, come me, in 47 anni di attività ha apprezzato tutti quelli che hanno lavorato con dedizione per far grande la Sirti, senza distinzione di appartenenza, di titolo di studio e di categoria sarebbe meglio non aprire più il baule dei ricordi, in particolare se sono cattivi ricordi.
Un caro saluto a chi leggera’ questo mio commento
Francesco Canonico
i presenti al negoziato