Alla ricerca della saggezza: 50 modi per essere più giusti (e persino felici).

Nella vita di ciascuno esistono dei momenti in cui qualcosa cambia profondamente. Tutti noi sirtini siamo stati prima studenti, poi siamo entrati a lavorare nelle telecomunicazioni, di cui siamo stati appassionati per anni. Poi qualcosa è cambiato ancora, mentre l’età e l’esperienza ci spingevano a cercare qualcosa di nuovo. Molti di noi sono stati trasfertisti a lungo, hanno girato il mondo come me, hanno conosciuto paesi, lingue e popoli diversi, come greci, brasiliani, libici, arabi, polacchi, romeni. Mentre la passione per la tecnica diminuiva di importanza, come era naturale, nascevano nuovi interessi culturali e umanistici. Per evitare che tali esperienze andassero perdute, ho scritto un libro in cui paragono la mia vita ad un viaggio alla ricerca di qualcosa. Il libro è intitolato: “Alla ricerca della saggezza: 50 modi per essere più giusti (e persino felici)” ed è stato pubblicato dal Gruppo editoriale Bonanno nelle Edizioni Tipheret per la collana Netzach. Se qualcuno è interessato, lo può trovare su Internet. Un caro affettuoso abbraccio a te e a tutti gli amici della Sirti.

Vorrei chiarire solo un punto che potrebbe generare equivoci: io non percepisco nulla per la vendita del libro, perché non lo prevede il rapporto col mio editore.Mi rimane solo la soddisfazione di condividere con i miei amici le emozioni e i sentimenti nati dopo una vita di lavoro e magari raccogliere commenti su quanto ho scritto.Non ultima, mi resta la speranza di indicare una via per un viaggio verso la saggezza e la felicità che può essere percorsa da tutti con un successo maggiore del mio.

Fibre ottiche, cavi sottomarini, stazioni per satelliti convivono nella mia mente insieme ai volti di tutti coloro che ho conosciuto e alle vicende legate ai viaggi nei vari paesi, e alla stima che ho notato nei confronti di noi italiani, come quando nel 1970 ad Atene mentre ero in coda per essere vaccinato contro il colera la dottoressa mi guardò attentamente e mi disse: “Tu sei italiano. Allora cambio l’ago”.

Salvatore Savia

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