Alla continua ricerca di nuovi percorsi

Sembrerà strano ma il brand che ha aiutato gli esploratori a raggiungere le vette dell’Himalaya è nato su una spiaggia. Più precisamente nella zona di North Beach, a San Francisco, ad appena 45 metri sul livello del mare. È li che nel 1966 due appassionati di escursionismo, marito e moglie, decidono di trasformare la propria passione per la natura in un piccolo negozio per la montagna. A quei tempi, l’attrezzatura era ingombrante e poco attraente. La loro idea era semplice: creare prodotti per l’avventura, efficienti e di massima qualità.


Douglas Tompkins e Susie Tompkins, inaugurano il loro store, lo chiamano “The North Face”.

Nell’ambiente degli alpinisti l’espressione “lato Nord” indica il lato più freddo, e spietato di una montagna.

L’inaugurazione del negozio, nel racconto del San Francisco Examiner, vede la partecipazione di un mix eclettico di persone. Eleganti, barbuti amanti del rock, appassionati di outdoor in sandali, tutti riuniti per celebrare il lancio di The North Face. Il negozio riscontra un successo imprevisto. Ordini e persone in fila a ogni ora. Ma Douglas e la moglie si accorgono che quello non era il loro obiettivo. Non volevano passare le loro giornate chiusi dentro a una stanza, gestendo una clientela sempre più esigente. Erano due avventurieri. A loro piaceva stare all’aria aperta. Sentono che quel negozio diventerà la loro prigione. Allora lo vendono per 50.000 dollari a Kenneth Klopp, e partono per il Sud America per dedicarsi a progetti ambientalisti. Kenneth ne diventa il proprietario. Pieno di idee innovative, con lui il negozio diventa un vero e proprio brand. Si fa disegnare il logo, che rappresenta l’Half Dome, una delle vette dello Yosemite, in California. Avvia la produzione di una linea di prodotto in grado di rivoluzionare le avventure in montagna con materiali leggeri, innovativi e affidabili. he North Face cresce, diventa una certezza per gli appassionati di outdoor. Si fa conoscere in tutto il mondo, sponsorizzando atleti, pazzi, e spedizioni negli angoli più remoti e incontaminati del pianeta. Ma a livello economico oscilla. A fine anni ‘80 rischia la bancarotta e viene acquisita da una holding. Poi negli anni ‘90 la sua identità inizia a cambiare. I rapper e i giovani newyorkesi iniziano a indossare i suoi piumini da montagna.

Il New York Magazine nel 1996 approfondisce come le giovani generazioni ispirate al rap siano tutte targate The North Face. Sono i primi passi per diventare uno dei brand più riconosciuti al mondo. Nell’ultimo decennio le molte collaborazioni, da quella con Supreme a quella con Gucci, gli fanno raggiungere pubblici ogni volta nuovi. Streetwear. Fashion. Gorpcore. Prosegue il viaggio di quel negozio nato in una spiaggia di San Francisco, vendendo prodotti per la montagna. In fondo, rimanendo alla continua ricerca di nuovi percorsi.

“Never Stop Exploring” appunto.

buon weekend e alla prossima, Andrea —–> Questa è Goodmorning Runlovers, e io sono Andrea Corradin.

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